
Nessun tratto in comune…apparente
MAKE Spazio espositivo riapre la nuova stagione con “Nessun tratto in comune…apparente”, rassegna che verrà inaugurata venerdì 22 settembre, alle 18.30, in via Manin 6/A a Udine, e curata da Paolo Centioni. In mostra le opere di Bruno Aita, Giovanni Cavassori e della coreana Sun Hee Moon.
Bruno Aita, uno dei maggiori esponenti dell’arte contemporanea in regione, che da sempre trasferisce nel suo lavoro d’artista le riflessioni sulla vita e su quello che la può ingabbiare, esporrà trenta piccoli lavori, tra tecniche miste incastonate in suggestive cornici e calibratissimi collages. L’intero corpus è dedicato al tema delle “Cabine”. Si tratta di una rilettura di quelle minute unità architettoniche, le quali, se in un passato recente costituivano presidii della comunicazione ed erano componenti dell’arredo urbano, oggi paiono stazionare nell’indifferenza dei più come edicole funerarie dove non muove aria.
Giovanni Cavassori, friulano d’origine, artista figurativo ed eclettico, illustratore, toy character e product designer, si ripresenta artisticamente a Udine dopo una latitanza di vent’anni. Lo rivedremo al MAKE con una produzione di stampo classico e dell’evoluzione multimediale. Presenterà infatti un ciclo intitolato “Dalle donne” che racconta corpi femminili eseguiti con tecnica sopraffina. Si potrà ammirare la complessità dei soggetti seguendo l’ordito di un segno a grafite che consente un’esplorazione tattile di membra che nulla sottraggono alla visione, mostrando anzi le loro nudità con posture in aggetto, basculanti o in trazione.
Sun Hee Moon coreana, cresciuta in Brasile, artista duttile fedele ad una matrice figurativa, ma dedita anche all’installazione, vanta un cospicuo repertorio di esposizioni allestite in Italia e all’estero. Disporrà nello spazio di via Manin un filare di 29 piccole tele della serie denominata “The dumb speech” e, sopra queste, un’altra serie di lavori denominata “Abstract colours”, costituita da “centrini” realizzati avvolgendo in spirali fili tubolari e cuciti in gruppuscoli di varie unità, i quali aleggiano amenamente come nubi sull’orizzonte. Tornado alle piccole tele, il proposito dell’artista, è di redigere un manifesto contro l’intolleranza e l’erronea percezione che abbiamo del diverso.
La mostra sarà visitabile fino all’ 8 ottobre, dal giovedì al sabato, dalle 17.15 alle 19.15 e domenica dalle 17.00 alle 19.00.
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